"Le nocciole vengono coltivate in agricoltura integrata, non vengono utilizzati insetticidi, pesticidi e viene utilizzata una tecnica di coltivazione mantenendo il sistema erboso sotto la pianta dalla fase primaverile alla fase di raccolta. Anche la fase di raccolta viene fatta completamente all'interno dell'erba quindi viene mantenuto un sistema erboso dell’impianto.
Vengono fatti diversi trattamenti, prevalentemente a base di rame e zolfo durante tutto il ciclo vegetativo.
La raccolta viene fatta meccanicamente, l’essiccazione viene fatta al sole, come si faceva una volta, su marciapiede di casa, in diretta esposizione al sole. Poi viene fatta la pulizia e la calibratura e il prodotto viene stoccato. Tutto senza l'utilizzo di aria forzata, senza l'utilizzo di calore artificiale, cioè non viene passato dentro un essiccatoio. L'umidità si abbassa pian piano, con il tempo, con i giorni, tramite il lavoro manuale, lo spostamento delle masse di nocciole sul cemento come si faceva una volta.
L’essiccazione è più lenta, si perdono meno gli aromi, si perde meno il profumo di partenza dopodiché il prodotto viene pulito e stoccato in un ambiente areato. Il prodotto viene poi destinato a un laboratorio che si occupa della sgusciatura. Viene fatta innanzitutto una calibratura del prodotto, poi viene fatta la sgusciatura, la cernita manuale di eventuali nocciole avariate, dopodiché viene fatta la tostatura all'interno di un forno in teglie forate.
Dopodiché il prodotto viene di nuovo scelto e sottoposto all’impacchettamento.
Il forno è elettrico, però non viene utilizzato un sistema a raggi infrarossi ma viene utilizzato un cono, quindi è un’induzione di calore.
Come pelabilità il prodotto perde di meno la pellicina - quindi è un po’ più brutto - ma la qualità è molto migliore. Non viene tostato da dei raggi ma viene tostato dal calore.
Io ho 10 ettari di noccioli in vari appezzamenti ad un'altitudine media di 350 metri fino ad arrivare ai 400 metri. Non sono a corpo unico".