"Faccio sempre i miei estratti con prodotti di stagione, li faccio freschi, senza conservanti, senza acqua. Fare un estratto significa prendere frutta e verdura, pulirla, lavarla e sbucciarla - a seconda della frutta, tipo le mele e le carote no, l’ananas e le arance sì - e poi passarla all’estrattore che la taglia, la sminuzza e poi va in una sacca grande; una pressa meccanica, lenta pressa questo sacco e fa uscire il succo. Il meccanismo è questo.
La frutta è pressata a freddo, non viene scaldata in nessun modo, e lentamente, non viene centrifugata: la centrifuga, infatti, quando centrifuga scalda perché la forza è tanta, invece, in questo caso, la frutta prima viene tagliuzzata al coltello poi va a finire in questo sacco e viene spremuta. Quindi viene divisa la fibra dal liquido e la fibra viene scartata.
Per comporre gli estratti proviamo con gli accostamenti secondo cosa ci ispira di più: ad esempio mela, carota e arancia; mela e melograno; sedano, mela, limone e zenzero; pompelmo rosa e cavolo viola; cavolo viola, ananas e mela. Poi ci sono estratti personalizzati, tipo spinaci e carota che sono già più "curativi".
Consiglio di consumare l’estratto quando si vuole, lontano dai pasti, ma poi c’è anche chi lo beve mangiando, e va benissimo, perché l'estratto ha un apporto di vitamine e sali minerali, è una sostanza, non una bevanda, perché la bevi come bere un’aranciata ma ha tremila qualità in più perché è un concentrato di sali minerali, vitamine, tutte le cose che ci sono nella frutta e nella verdura.
Per fare ½ litro di estratto devo mettere 1 kg di frutta e verdura. Nei vasetti da 250 c’è ½ kg di frutta e verdura, quindi è veramente un super concentrato di tutto di più".