"Il nostro limone primofiore è in realtà il Femminello siracusano detto anche Etna, riconosciuto da poco come IGP. Ha diverse fioriture, una fioritura primaverile, come hanno tutti gli agrumi, a cui ne seguono altre, in tutto sono quattro.
La fioritura primaverile produce il limone primofiore, quello che si raccoglie verso novembre. Poi segue una fioritura che produrrà quello invernale, che si raccoglie a dicembre-gennaio-febbraio, poi fa una terza fioritura a maggio e il frutto viene infatti chiamato maiolino o bianchetto, che si raccoglie poi l’anno successivo a maggio-giugno.
In determinate zone, come nella fascia costiera della zona ionica, da Acireale, Giarre, si può praticare una forzatura che consiste nel non irrigare più il limoneto, lo si sottopone a stress per circa una ventina di giorni e poi improvvisamente si riprende a dare acqua: la pianta, da questo stress, reagisce con una nuova fioritura, una fioritura cosiddetta forzata, che può avvenire come può non avvenire.
Questa è detta la fioritura dei verdelli, cioè di quei frutti che rimangono verdi. È una fioritura estiva, che darà, nell'anno successivo, la produzione di frutti estivi a luglio, agosto, fino ai primi di settembre.
Un’altra varietà che si coltiva nella zona del messinese è l’interdonato, che prende il nome da un colonnello inglese che venne qui all'inizio del ‘900 e individuò questa selezione in quegli ambienti e gli diede il suo nome. È uno dei primi a maturare, è oblungo e, anche se poco succoso, ha una bassa acidità.
Un buon limone si riconosce principalmente dal profumo, quando lo si taglia o se ne utilizza la buccia. Del limone primofiore biologico si può utilizzare tutto, cosa che non puoi fare con uno convenzionale perché molto probabilmente ha dei residui sulla buccia. Un altro elemento è la succosità, più avanti andiamo nella stagione più il frutto è succoso. Le nostre varietà hanno anche pochi semi".
Torta al limone primofiore
Lavora 3 uova con 150 gr zucchero di canna, aggiungi il succo di 1 limone primofiore, un pizzico di sale e 100 ml di olio extravergine di oliva. Aggiungi 250 gr di farina tipo 1, la scorza grattugiata di limone primofiore (anche di due o tre, va bene), 1 bustina di lievito o cremor tartaro, 1 cucchiaino di bicarbonato. Amalgama bene quindi trasferisci l’impasto in una teglia rivestita con carta da forno compostabile. Fai cuocere la torta in forno a 180° per circa mezz’ora, facendo la prova dello stecchino prima di sformarla.