“I ravioli del plin sono un primo piatto tipico della cucina piemontese, la versione delle Langhe dei tradizionali agnolotti piemontesi. Il termine plin, in piemontese, significa “pizzicotto” e indica il gesto del pizzicare la pasta con le dita per chiudere nella sfoglia il ripieno dei ravioli del plin delle Langhe.
I ravioli del plin sono una pasta ripiena che nasce nel mondo contadino, dove vi era l’usanza di non sprecare nulla di quello che avanzava a tavola, soprattutto gli avanzi di carni e arrosti che quindi venivano riutilizzati come ripieno per la pasta. La loro nascita dei ravioli del plin è perciò da attribuirsi alla capacità delle massaie che nelle cucine usavano al meglio questo tipo di avanzi con uova e farina.
Il segreto per degli ottimi ravioli del plin sono un buon ripieno e una pasta sottilissima, come un velo da sposa, così da poter vedere in trasparenza, nei ravioli del plin finiti e chiusi, il colore verde della verdura del ripieno.
I ravioli del plin di Langa sono di dimensioni ridotte e nel ripieno entrano infatti anche le verdure, quali spinaci, bietole, verza.
Spesso per il ripieno (in piemontese empiùra) vengono usate carni diverse o inconsuete per un ripieno, come la carne di coniglio. Nella norma si utilizzano arrosto di vitello (sottopaletta o arrosto della vena), arrosto di maiale (la coscia).
I condimenti classici dei ravioli del plin sono il sugo di arrosto ben caldo, il burro fuso con qualche foglia di salvia, il sugo di carne con o senza pomodoro. In ogni caso si può arricchire il condimento con Parmigiano reggiano grattugiato.
Rimane, classica ed elegante, la possibilità di servirli sconditi, alla curdunà, su un canovaccio di lino, per esaltarne la bontà.
Denominazione: ravioli del plin
Ingredienti pasta: FARINA 00, semola di GRANO duro, UOVA fresche, acqua, sale
Ingredienti ripieno: carne bovina e suina, prosciutto cotto, spinaci, grana padano (contiene LATTE), riso, PANGRATTATO, cipolla, carota, SEDANO, alloro, rosmarino, olio extravergine di oliva, sale, spezie.
Allergeni: grano, uova, sedano, derivati del latte. Contiene glutine.
Quantità: 250 g
Origine: Italia
Confezionamento: scatola da gastronomia con coperchio
Scadenza minima garantita: 3 g
Modalità di conservazione: conservare in frigorifero a max +4°C. Se pensi di mangiarli 5 o 6 giorni dopo averli ricevuti, fai bene a congelarli e poi a buttarli congelati nell'acqua bollente. Cuociono in 5 minuti. Se li consumi freschi bastano 2 minuti
Si racconta che quando il re Vittorio Emanuele II andava a trovare la Bela Rusin, lei gli preparava un fazzoletto di lino con dentro i ravioli del plin sbollentati da mangiare mentre cacciava o in viaggio. Ancora oggi i ravioli del plin vengono spesso serviti al fazzoletto, senza condimenti.